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Alexanda Kote ‘IS Beatle’ condannato all’ergastolo per il ruolo nell’uccisione di ostaggi occidentali |  all’estero

Alexanda Kote ‘IS Beatle’ condannato all’ergastolo per il ruolo nell’uccisione di ostaggi occidentali | all’estero

Un tribunale federale degli Stati Uniti ha condannato all’ergastolo Alexanda Kotey, membro del gruppo terroristico dello Stato islamico. Kotey, 38 anni, faceva parte dei cosiddetti “Beatles” dell’ISIS, soprannome di un gruppo di jihadisti britannici noto soprattutto per aver ucciso ostaggi occidentali in Siria. Questo accade spesso attraverso le decapitazioni.

Kotey – soprannominato Jihadi Ringo – si è dichiarato colpevole nel settembre dello scorso anno, tra le altre cose, di aver cospirato per rapire gli americani. È stato arrestato dalle milizie curde nel nord della Siria nel 2018 e consegnato alle forze statunitensi in Iraq. Alla fine è stato portato in aereo negli Stati Uniti, dove è stato accusato di rapimento, presa di ostaggi, cospirazione per uccidere americani e sostegno a un’organizzazione terroristica.

Un altro membro dei “Beatles” è stato trasferito l’anno scorso dall’Iraq negli Stati Uniti per essere processato. Al-Shafei, soprannominato Jihadi George, è stato condannato ad aprile per il suo ruolo nella detenzione e nell’omicidio dei giornalisti James Foley e Stephen Sotloff. Conoscerà la sua sentenza entro la fine dell’estate.

Ucciso in un attacco aereo

Il leader della banda Mohamed Emwazi – noto come Jihadi John – è stato ucciso in un attacco aereo statunitense alla fine del 2015. Il quarto membro della banda – Ayn Davis o Jihadi Paul – è incarcerato in Turchia con l’accusa di terrorismo.

Si dice che i Beatles affiliati all’ISIS abbiano rapito almeno 27 persone provenienti da 15 diversi paesi in Siria tra il 2012 e il 2015. Alcuni di loro sono stati rilasciati dopo il pagamento di un riscatto. Altri sono stati sottoposti a torture fisiche e/o psicologiche quasi quotidianamente, ea volte sono stati brutalmente assassinati, ad esempio per decapitazione. Questa immagine è utilizzata dallo Stato Islamico per scopi di propaganda.

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