giovedì, Dicembre 5, 2024

Charles Michel: la Crimea fa parte dell’Ucraina | Guerra tra Ucraina e Russia

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La Crimea fa parte dell’Ucraina. Lo ha affermato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel in occasione del secondo vertice della piattaforma di Crimea. Questa piattaforma unisce i principali paesi che supportano l’Ucraina.

“L’Unione europea non riconosce e non riconoscerà mai l’annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli”, ha affermato Michel in un discorso online. Quanto a Michel, poi, nel 2014 è iniziata l’aggressione russa contro il suo vicino, e non il 24 febbraio, quando è iniziata l’invasione.

“punto di partenza strategico”

Questa guerra ha causato sofferenze indicibili a milioni di famiglie ucraine. E da febbraio, la Russia usa la Crimea come trampolino di lancio strategico per invadere altre parti dell’Ucraina da sud e lanciare attacchi missilistici indiscriminati. La Russia usa la penisola anche come punto di transito per deportare i cittadini ucraini nei famigerati campi di liquidazione, dove vengono denunciate torture e abusi.

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Secondo il belga, la Crimea è diventata un hub per il trasporto di grano rubato da altre regioni dell’Ucraina. La presenza militare russa in Crimea ha anche rafforzato il blocco dei porti ucraini sul Mar Nero. Abbiamo assistito alle conseguenze catastrofiche: danni all’economia ucraina e crisi alimentare globale, soprattutto nei paesi vulnerabili”.

‘Scelta consapevole e sarcastica’

Sia chiaro, è una scelta consapevole e cinica del Cremlino. È una scelta consapevole quella di armare la fame e cercare di indebolire l’assistenza internazionale all’Ucraina”. Il Presidente europeo chiede pertanto il ripristino della completa integrità territoriale dell’Ucraina, entro i confini internazionalmente riconosciuti.

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Michel avverte anche che le azioni della Russia potrebbero causare un disastro nucleare a Zaporizhia. È tempo di prudenza e moderazione. La Russia dovrebbe concedere immediatamente l’accesso agli esperti delle Nazioni Unite. “Sosteniamo una zona smilitarizzata intorno alla centrale nucleare”, ha detto Michel. Ha infine ribadito “forte e chiaro” che il futuro dell’Ucraina è all’interno dell’Unione europea.

De Croo: “Violazione fondamentale dei diritti umani”

Il primo ministro Alexander de Croo, che ha condiviso tramite collegamento video, ha anche sottolineato che i dissidenti contro il regime di Mosca in Crimea vengono perseguitati ogni giorno e che vengono violati i diritti umani fondamentali della comunità tartara che vive lì. “Questo è inaccettabile e va contro tutte le leggi internazionali”, ha detto de Croo. I russi hanno anche avvertito che “qualsiasi persona o Paese che violi le regole internazionali ei diritti umani sarà ritenuto responsabile delle conseguenze delle proprie azioni”.

Alla vigilia della Giornata nazionale ucraina, il Primo Ministro ha colto l’occasione per riaffermare esplicitamente il sostegno del Belgio all’Ucraina, al suo popolo e ai suoi leader. “Siamo tutti dalla tua parte. Continueremo a starti vicino anche se dovremo prepararci per un conflitto a lungo termine e anche se l’aggressione russa contro l’Ucraina si conclude con una guerra di logoramento”.

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