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Gli Stati membri europei vogliono regole più severe sulla “big tech” | All’estero

Gli Stati membri europei giovedì hanno sostenuto la proposta della Commissione di imporre un quadro normativo più rigoroso e aggiornato alle principali aziende digitali come Google, Amazon e Facebook. E all’inizio di questa settimana, lo ha fatto anche la commissione competente del Parlamento europeo. Ad esempio, i negoziati finali sul Digital Markets Act (DMA) potrebbero iniziare gradualmente.




La legge fa parte di un pacchetto più ampio che impone nuove regole per tutti i servizi digitali. Tra l’altro, motori di ricerca, social network e altri player “sistemici” dovranno garantire che i software di terze parti funzionino correttamente sulle loro piattaforme e che i dati degli utenti siano gestiti correttamente. “Oggi abbiamo raggiunto una pietra miliare nella formazione di un mercato digitale più aperto e competitivo”, ha affermato il ministro sloveno Zdravko Pokivalcic, che giovedì ha presieduto una riunione dei suoi colleghi nel mercato interno dell’UE.

La nuova legge si applica ai cosiddetti gatekeeper, i colossi tecnologici che occupano posizioni chiave nel mercato a causa delle loro dimensioni. In futuro sapranno chiaramente cosa fare e cosa non seguire, piuttosto che rischiare di essere denunciati per pratiche commerciali sleali, come fanno oggi.

È più facile disiscriversi

Il Consiglio ha modificato la proposta della Commissione su una serie di punti importanti. Ad esempio, ha riscritto i criteri per definire il gatekeeper. Gli Stati membri vogliono anche rendere più facile per gli utenti la disattivazione dei servizi offerti dalle piattaforme.

Il Parlamento europeo potrebbe finalmente accettare di autorizzare i suoi negoziatori a tenere colloqui con il Consiglio il mese prossimo. I negoziati tra le due istituzioni sulla DMA potrebbero quindi iniziare entro il 2022.

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Un’altra proposta che gli Stati membri stanno valutando giovedì è il Digital Services Act (Digital Services Act, DSA). Anche lì è previsto un accordo come passo verso i negoziati con il parlamento.