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I sindacati di polizia bocciano la proposta di Ferlinden: 37,5 euro in più…

Il fronte congiunto del sindacato nella polizia ha definito insufficiente la proposta di aumento di stipendio del ministro degli Interni Annelies Verlinden. I sindacati si erano dimessi giovedì dopo quella che hanno definito una “consultazione burrascosa”. Martedì le due parti si incontreranno di nuovo.

Non ci saranno per il momento nuovi provvedimenti da parte dei sindacati di polizia, e un nuovo momento di trattativa è previsto per il 7 dicembre. Molte buone notizie dai colloqui tra il ministro Verlinden (CD&V) e le rappresentanze sindacali. I sindacati avevano chiesto tre giorni per bilanciare la proposta di Ferlinden, ma giovedì speravano che si potessero fare cambiamenti fondamentali. “Il ministro ha offerto un aumento di stipendio di 75 euro al mese, ma questo non è legato alle categorie in cui abbiamo più dipendenti”, afferma Eddy Quino del sindacato socialista CGSP-Admi. Gli ispettori, 22mila, riceveranno solo 37,5 euro netti in più al mese, ben al di sotto delle nostre aspettative.

prima busta

I sindacati hanno indicato che il ministro aveva già proposto un aumento netto di 35 euro al mese a luglio. Abbiamo pensato che fosse debole e insufficiente al momento. Non è nemmeno l’equivalente di un balzo dell’indice”. I sindacati mettono in dubbio anche il finanziamento del bilancio. Una prima dotazione di 75 milioni di euro sarà garantita, ma la seconda non è stata ancora discussa.

Verlinden non permette a nessuno di vedere le sue carte. Né ha risposto alla dichiarazione di Quino che “avrebbe presentato una proposta migliore”. “Ci incontreremo”, dice il ministro. “Tutti intorno al tavolo hanno lo stesso obiettivo: aumentare l’attrattiva e l’influenza della polizia”. “Vuole farlo in modo calmo e costruttivo”, aggiunge. (

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