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Il tribunale francese apre un’indagine su Uniqlo e la madre di Zara nel contesto del lavoro forzato uiguro | all’estero

I pubblici ministeri francesi hanno avviato un’indagine su cinque importanti aziende di moda che potrebbero utilizzare cotone proveniente dalla regione cinese dello Xinjiang. Lo riferisce il sito di notizie francese Mediapart, e la notizia è stata confermata da una fonte legale all’Agence France-Presse. Questo includerà il marchio giapponese Uniqlo e Inditex, la società madre spagnola della catena di moda Zara.




Con l’inchiesta avviata a fine giugno, la procura francese porta avanti una denuncia concreta contro Uniqlo France, Fast Retailing, Inditex (nota per marchi come Zara, Bershka e Massimo Duti), SMCP e il produttore di scarpe da ginnastica Skechers.

Questa denuncia è stata presentata all’inizio di aprile da gruppi di attivisti, con una donna uigura che si trovava in un campo di punizione cinese. Si dice che le aziende di moda abbiano utilizzato cotone dello Xinjiang, e quindi sono accusate di trarre profitto dal lavoro forzato degli uiguri perseguitati in Cina.

tensioni

Il destino degli uiguri, minoranza musulmana della provincia cinese dello Xinjiang, è oggetto di crescenti tensioni tra Occidente e Cina.

Diversi paesi, tra cui Belgio e Stati Uniti, hanno usato il termine genocidio e hanno accusato la Cina, tra le altre cose, di ospitare più di un milione di uiguri nei campi di rieducazione dal 2017. La Cina insiste che siano “centri di formazione professionale”. La Cina è accusata di costringere gli uiguri a eseguire lavori forzati nella produzione di cotone nello Xinjiang. Attivisti per i diritti umani ed esperti delle Nazioni Unite, tra gli altri, affermano che la minoranza musulmana è anche perseguitata da torture, detenzione e sterilizzazione forzata.

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boicottare

Diverse aziende, tra cui H&M, Nike e Adidas, hanno deciso di boicottare la produzione di cotone dallo Xinjiang.

Inditex nega di utilizzare cotone dello Xinjiang. Uniqlo ha annunciato l’anno scorso che non avrebbe più acquistato cotone da quella regione a causa delle violazioni dei diritti umani. È arrivato all’azienda – proprio come H&M, Nike e Adidas – combattere in Cina alzarsi. Ha anche accusato SMCP di avere un interesse in una società con fabbriche nello Xinjiang. Nega questo e dice che sta collaborando con l’inchiesta.

© AFP