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Il vicepresidente Kamala Harris era al quartier generale dei Democratici quando è stata scoperta una bomba a tubo

Non si sapeva ancora che Harris, l’allora futuro vicepresidente, fosse vicino all’esplosione. La bomba non è esplosa ed è stata disinnescata. Un pacco sospetto è stato trovato non solo al DNC, ma anche al Republican National Committee (RNC) il giorno in cui i sostenitori del presidente Donald Trump hanno preso d’assalto il Campidoglio.

L’FBI sta cercando un sospetto che potrebbe aver piazzato le bombe da un anno. Un suo video è stato recentemente ridistribuito. Si ritiene che l’esplosivo sia stato collocato la notte prima dell’assalto al Campidoglio. La sede dei due comitati di partito non è lontana dal parlamento americano. Secondo l’FBI, se le bombe fossero esplose, avrebbero potuto provocare “morti”.

Politico scrive che le rivelazioni mostrano che “i disordini del 6 gennaio avrebbero potuto essere più devastanti di quanto non fossero già” perché la vita del prossimo vicepresidente era in grave pericolo. Harris è stato evacuato dall’edificio sette minuti dopo il ritrovamento della bomba.

Il Secret Service, responsabile della sicurezza del vicepresidente, ha rifiutato di commentare l’incidente.

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