L’FPS afferma che la deportazione costituisce un precedente disastroso che mina gravemente il sistema multilaterale e le stesse Nazioni Unite.
Ha inoltre riconosciuto il “ruolo critico e indispensabile” dell’agenzia delle Nazioni Unite. Il nostro Paese si rammarica che “i forti appelli lanciati dalla comunità internazionale siano stati ignorati ancora una volta”. “Queste leggi costituiscono una violazione diretta degli obblighi di Israele ai sensi del diritto internazionale”, afferma la dichiarazione.
Il Dipartimento di Stato afferma di essere profondamente preoccupato per l’impatto dell’attuazione di queste leggi su “milioni di rifugiati palestinesi che dipendono dai servizi dell’UNRWA essenziali per il loro sostentamento e la loro dignità”.
Il nostro Paese ha inoltre rinnovato il suo appello al governo israeliano, “come potenza occupante”, affinché rispetti i suoi obblighi internazionali, compreso quello di consentire gli aiuti umanitari in tutte le sue forme senza ostacoli.
Ha aggiunto: “Fino a quando non verrà raggiunta una soluzione globale, giusta e duratura al conflitto e alla situazione dei rifugiati palestinesi, il mandato dell’UNRWA è vitale, perché rappresenta la responsabilità delle Nazioni Unite riguardo alla questione palestinese”.
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