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La Commissione europea avvia un’azione contro la Germania dopo “precedenti pericolosi”

La Banca centrale europea (BCE) è stata coinvolta per anni in un massiccio programma di acquisto di obbligazioni. L’anno scorso, la Corte costituzionale tedesca ha annunciato che avrebbe preso in considerazione diverse denunce su questo programma. Il problema è che la Corte di giustizia europea aveva già ratificato il programma da allora.

Ora, afferma la commissione, poiché i giudici tedeschi a Karlsruhe non hanno accettato il programma di riacquisto, hanno violato il principio fondamentale secondo cui il diritto europeo ha sempre la precedenza sul diritto nazionale. Solo i giudici dell’UE possono giudicare le istituzioni europee.

“Pertanto, il diritto europeo ha sempre la precedenza sul diritto nazionale nei settori in cui l’Unione europea è attiva”, afferma l’esperto europeo Hendrik Voss. Se la Corte Costituzionale tedesca vuole collocarsi più in alto, crea un pericoloso precedente. L’UE può agire solo se gli Stati membri sono disposti a rinunciare a parte della loro sovranità. Se ogni corte costituzionale può porre fine a questo, l’UE è impotente”.

Due mesi

La Commissione ha ora inviato una lettera al governo tedesco sottolineando con forza questa priorità: la “priorità” giuridica. Secondo un portavoce, c’è stato un dialogo informale con il governo tedesco, ma non ha prodotto alcun risultato. Ciò mette anche il governo tedesco in una posizione difficile, poiché la Corte costituzionale è ovviamente indipendente.

La misura varata concede alle autorità tedesche due mesi per rispondere alle preoccupazioni della commissione. Se la questione non viene risolta, la commissione può deferire la Germania alla Corte di giustizia del Lussemburgo, il che potrebbe portare a un’altra sentenza storica.

La commissione teme che non solo la Corte costituzionale tedesca, ma anche altre corti e tribunali violeranno le regole e quindi si perderà il fine. “La commissione vuole cercare di evitare che ogni corte costituzionale inizi a mettere in discussione le cose”, ha detto Voss.

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