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L’avvertimento irlandese sulle bottiglie di vino scatena la furia italiana

L’avvertimento irlandese sulle bottiglie di vino scatena la furia italiana

Il governo irlandese può avvertire con forza i consumatori sui pericoli dell’alcol e sul rischio di cancro e malattie del fegato. Il governo di Dublino aveva già presentato il suo piano alla Commissione europea a giugno e lunedì ha confermato che non si sarebbe opposto. Le proteste contro il piano irlandese, comprese quelle in Italia e Spagna, non hanno avuto successo.

La Coldretti, il sindacato italiano degli agricoltori, parla di ‘attacco all’Italia’. L’industria vinicola italiana vale 14 miliardi di euro e oltre la metà dei suoi ricavi proviene dall’estero. Gli italiani credono che l’Irlanda agisca da sola e temono un precedente: e se altri paesi seguissero l’esempio?

L’Associazione Italiana Agricoltori ritiene che tutti i tipi di alcol siano ingiustamente raggruppati insieme e che il vino e la birra, con la loro minore gradazione alcolica, non possano essere paragonati ai distillati.

Cervello piccolo

Ma non tutti in Italia sono d’accordo con i viticoltori. L’immunologa italiana Antonella Viola, diventata un noto volto televisivo durante la pandemia, pensa che la risoluzione irlandese sia buona. Anche il consumo moderato di alcol può essere dannoso, afferma Viola. Bevitori abituali “avere un cervello piccolo”, lei dice.

Ha poi ricevuto una risposta aspra da un collega medico che è diventato un noto volto televisivo in Italia dopo la pandemia di corona. Matteo Bassetti, capo del Dipartimento di Malattie Infettive di Genova, afferma che non ci sono prove scientifiche che gli alcolisti abbiano cervelli più piccoli. E ha pubblicato una foto su Instagram – con un bicchiere di vino rosso.