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Leggenda di Luigi Riva sulle contraddizioni dell’Italia: ‘Il nostro segreto? Mancini! ‘- Raimundo

53 anni fa l’Italia vinceva il suo primo e unico Campionato Europeo. Ripensandoci allora, grazie a Luigi Riva che ha pesato sulle possibilità dell’Italia ai prossimi Europei.

53 anni fa Luigi ‘Gigi’ Riva portò l’Italia all’unico titolo europeo con un primo gol contro la Jugoslavia. Adesso seguirà in televisione l’Europeo Italia-Turchia, gara inaugurale. Si dice felice che l’Italia abbia giocato un’amichevole poco prima degli Europei nella sua città natale, Cagliari, nel 1962. Nel 1969/70 concesse al club sardo il suo unico scudetto, e nonostante le concessioni della Juventus, Riva Cagliari rimase fedele alla fine della sua carriera nel 1976. È il portiere di maggior successo della Squadra con 35 gol in 42 partite internazionali.

53 anni fa Luigi ‘Gigi’ Riva portò l’Italia all’unico titolo europeo con un primo gol contro la Jugoslavia. Adesso seguirà in televisione l’Europeo Italia-Turchia, gara inaugurale. Si dice felice che l’Italia abbia giocato un’amichevole poco prima degli Europei nella sua città natale, Cagliari, nel 1962. Nel 1969/70 concesse al club sardo il suo unico scudetto, e nonostante le concessioni della Juventus, Riva Cagliari rimase fedele alla fine della sua carriera nel 1976. È il portiere di maggior successo della Squadra con 35 gol in 42 partite internazionali. Che ricordi ti vengono in mente ripensando al Campionato Europeo che hai vinto nel 1968? Luigi Riva: ‘La cena sul campo e la serata di festa che seguì. Quando è scesa la notte, noi quattro eravamo ancora lì, ma sono stato solo per la maggior parte della notte. Questo è stato il mio primo grande successo internazionale e ho sentito che dovevo affrontarlo da solo. ‘Ricordate quel gol in finale contro la Jugoslavia? Riva: “Sì. Per un attimo ho pensato fosse fuorigioco, ma ho scelto un calcio d’angolo. Qualcosa di buono. ‘Cosa ti piace della squadra attuale? Riva: ‘Mancini porta un calcio nuovo e moderno, che è un modello omologato. Questa è la “sua” nazionale. Ha la determinazione e l’entusiasmo per trasmettere il suo messaggio da allenatore: scendere in campo per vincere, con un calcio dominante, determina il risultato piuttosto che goderselo. ‘Avresti segnato facilmente con questa Italia oggi? Riva: ‘Non lo so. So che mi sarei divertito perché è una squadra, attacca e gioca in avanti. Abbiamo cercato di coprire ulteriormente la partita, puntando su un contropiede veloce. Questa Italia è in equilibrio. Ha una buona difesa e può cambiare la partita: gioca pericolosamente, ma poco. ‘C’è qualcosa in Mancini, riconosci qualcosa del tuo ct della nazionale in quel momento? Riva: “Sì. Mancini gestisce anche la squadra in modo familiare. È un allenatore, segue da vicino i suoi giocatori, li supporta a livello umano e li motiva parlando molto con loro. Ha molta esperienza e molte cose interessanti da dire. I giocatori lo sentono. Il vero segreto di questa squadra è Roberto Mancini! ‘Chi o chi è questo giocatore chiave dell’Italia per te? Riva: ‘Ho un debole per Parella, però Verdi e Jorginho sono quelli che fanno correre la squadra. Questa squadra è un insieme solido che non dipende da un giocatore. ‘E’ un difetto che l’Italia non abbia affrontato una squadra europea migliore negli ultimi tre anni? Riva: ‘Oggi non vedo buone squadre in Europa. Devi competere contro tutti per vincere. Ai miei tempi hai incontrato un altro nemico che era meno, irregolare. Oggi nessuno vuole più essere una vittima. “Voglio vincere questo Europeo”, ha detto Mancini. Cosa ne pensi di questa affermazione? Riva: ‘Roberto non esagera. Non ha senso prendere di mira una decisione normale. Per questo devi andare. Quando lo dice, mi fido di lui. Nessun altro può valutare meglio le capacità di questa squadra. ‘Scritto da Andrea Elefonde

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