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L’intelligence britannica non pensava che la situazione degli ostaggi in Texas fosse pericolosa

L’intelligence britannica aveva precedentemente indagato su un uomo di Blackburn che aveva preso in ostaggio persone in una sinagoga in Texas lo scorso fine settimana e aveva scoperto che non era pericoloso.

I media britannici hanno riferito che Malik Faisal Akram è stato esaminato dal servizio di sicurezza dell’MI5 nel 2020. Si sospettava che l’uomo di origine pakistana potesse essere collegato al terrorismo. Ma la conclusione dell’indagine era che Akram non rappresentava un pericolo per la società.

Il governo britannico ha promesso di aiutare a indagare sul rapimento di quattro persone in una sinagoga a Colleville, in Texas, lo scorso fine settimana. Londra ha descritto la situazione degli ostaggi come un “orribile atto di terrorismo antisemita”.

Akram è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dalla polizia dopo che i quattro ostaggi sono fuggiti illesi. Altri due adolescenti sono stati arrestati a Manchester, in Inghilterra, in connessione con la situazione degli ostaggi a Colleville domenica sera.

Soggiornare nei centri per senzatetto

La famiglia di Akram si chiede sui media britannici come l’uomo sia finito in Texas. Aveva precedenti penali e problemi psicologici e quindi di solito non gli era permesso ottenere un visto. Tuttavia, due settimane fa sarebbe volato a New York e poi sarebbe rimasto in centri per senzatetto negli Stati Uniti. Il presidente Joe Biden ha detto, la scorsa settimana, di aver comprato il suo fucile dalla strada, parlando di un atto di terrorismo.

L’FBI inizialmente presumeva che l’autore avesse agito da solo. Un portavoce dell’FBI ha detto in precedenza che “crede che Akram cerchi una cosa e che non abbia nulla a che fare con gli ebrei”.

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Akram ha chiesto il rilascio del prigioniero pachistano a Fort Worth, Afia Siddiqui, un membro del gruppo terroristico di al-Qaeda mentre gli ostaggi erano detenuti nella sinagoga. La chiamava sua “sorella” e le due non erano imparentate.

Un giudice statunitense ha condannato lo scienziato pakistano Siddiqui nel 2010 a 86 anni di carcere per aver tentato di uccidere americani in Afghanistan. Sta scontando la pena in una prigione a meno di 30 chilometri dal luogo degli ostaggi di Akram. Il Pakistan ha fatto diversi tentativi per recuperarlo negli ultimi anni.