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L’Italia fa molta strada con Corona Pass: probabilmente di più



Manifestanti italiani contro l’indice QR lo scorso fine settimana a Torino.

Immagine: EPA


Il governo italiano sta valutando non solo di voler rendere obbligatorio il Corona Pass (noto anche come “Green Pass” in Italia) per i dipendenti pubblici, ma anche di renderlo obbligatorio per tutti coloro che vanno al lavoro, compreso il settore privato.

Cioè, chiunque voglia lavorare in fabbrica, ad esempio, deve essere stato vaccinato per almeno le prime due settimane o essere stato curato dal Govt-19 negli ultimi nove mesi o essere stato testato al suo interno. Le ultime 48 ore. Dimostra di essere negativo.

Metà ottobre

Il dazio dovrebbe essere introdotto a metà ottobre. Il Consiglio dei Ministri deciderà in merito giovedì. Il partito al governo Leah è diviso tra loro.

Il leader della Lega Salvini si oppone a misure lungimiranti, ma è favorevole un altro leader della Lega, il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgi. Altri partiti di governo sono ampiamente favorevoli all’introduzione.

Obiezioni

Possibili obiezioni legali all’attuazione nel settore privato sono ancora in fase di studio. Ma il governo vuole assolutamente introdurre il pass per tutti i dipendenti pubblici. Per la prima volta in Italia è stato reso obbligatorio il pass per gli operatori sanitari.

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Attualmente è di norma in Italia per coloro che desiderano viaggiare in treno o in aereo esibire un certificato Corona. Questo vale per chi vuole mangiare a casa in un ristorante, per chi vuole visitare il museo o per chi vuole vedere qualcuno in ospedale. Il Corona pass è obbligatorio anche nelle università.

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