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L’Italia vuole riconoscere il suo espresso come Patrimonio dell’Umanità

L’Italia vuole riconoscere il suo espresso come Patrimonio dell’Umanità

Secondo il governo di Roma, ci sono cose in italiano che sembrano una tazza di caffè espresso. Quindi il metodo per trasformare piccole tazzine di caffè forte in una tradizione astratta ha bisogno di un riconoscimento internazionale.

Il viceministro dell’Agricoltura Gian Marco Sentinello ha presentato una richiesta al Comitato Nazionale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO). Se la domanda viene approvata, andrà alla società madre a Parigi. “In Italia, il caffè è più di una semplice bevanda”, ha detto Sentinello, secondo il canale televisivo Sky TG24

Con candidature concorrenti dal sud di Napoli e dal nord di Treviso, un precedente tentativo di ottenere il riconoscimento dell’UNESCO fallì a causa di conflitti interni. Ma ora c’è una domanda nazionale collettiva. Il viceministro Sentinel ha piena fiducia in questo. Per lui bere l’espresso è “un rito sociale e culturale” e “parte integrante della nostra identità nazionale”.

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