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Non c’è influenza aviaria negli allevamenti di pollame intorno all’azienda infetta di Heeten

Nessun allevamento di pollame infetto è stato trovato durante l’esame degli allevamenti di pollame nell’area di 3 km intorno all’allevamento infetto da uccelli acquatici ornamentali a Heeten nell’Overijssel. Quindi la rimozione di uova da tavola e polli da carne da un’area di 10 km è di nuovo possibile a determinate condizioni. Non vi è inoltre alcun impegno regionale o nazionale.

Per la rimozione di uova da tavola e polli da carne dall’area intorno a Heeten, è ancora richiesta l’esenzione dalla NVWA e/o deve essere effettuata in siti specifici (intermedi). Gli allevatori di pollame possono contattare il macello, la stazione di confezionamento o Avined per questo.

In determinate condizioni, le uova da cova possono essere rimosse solo quattordici giorni dopo il 24 agosto. Ciò vale anche per il trasferimento di riproduttori da genitori (nonni) o galline ovaiole. Avined consiglia di iniziare la domanda a NVWA in modo tempestivo e di rivedere attentamente i termini.

Non c’è obbligo di confinamento

Nonostante un focolaio nell’allevamento di 1.400 uccelli acquatici ornamentali a Heeten, il rischio di infezione da influenza aviaria non è aumentato, secondo un gruppo di esperti in malattie animali. Per questo motivo, il segretario all’agricoltura uscente Carola Scotten deve ancora imporre un obbligo di restrizione regionale o nazionale.

Gli esperti propongono due possibili modi per introdurre l’azienda: con letame di uccelli acquatici selvatici, perché l’azienda non è stata chiusa correttamente, o con l’acquisto di piccole anatre per la decorazione. Si sta ancora indagando se ci sia un collegamento con l’epidemia a Ponchoten nella provincia di Utrecht o se sia arrivato un nuovo tipo di virus.

Il rischio di contaminazione non è molto alto

Il rischio di influenza aviaria non è cambiato dal 6 luglio, secondo il gruppo di esperti. Il virus dell’influenza aviaria è ancora presente nei Paesi Bassi, ma il rischio di contrarlo non è molto elevato. La vigilanza è ancora necessaria, così come le misure di biosicurezza.

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C’è la possibilità che il rischio di influenza aviaria possa aumentare se si prevede che la migrazione degli uccelli riprenderà a partire da metà settembre. Pertanto, il monitoraggio degli uccelli selvatici morti continuerà ed è iniziato il monitoraggio degli uccelli selvatici vivi.