Tre persone sono state arrestate domenica in relazione a un incidente con la funivia nei pressi del Lago Magiore, nel nord Italia. Lo riporta l’agenzia di stampa italiana ANSA. Quattordici persone sono morte nello schianto.
Si tratta dell’ingegnere della funivia e del direttore e presidente esecutivo del fornitore di servizi. I sospetti sono accusati di omicidio, provocando un disastro accidentale e rimuovendo strumenti volti a prevenire lesioni (gravi) da un disastro.
Secondo il pubblico ministero, il trio ha intrapreso “un’azione deliberata”. Dall’inchiesta è emerso che uno dei sistemi frenanti è stato distorto per evitare ritardi della funivia. Di conseguenza, non è stato possibile attivare il sistema di emergenza.
Inoltre, potrebbero esserci stati problemi con la funivia prima, ma non sono stati risolti abbastanza. Invece di sospendere la funivia, il freno di emergenza è fallito nella speranza che il cavo non si rompesse mai. L’impianto frenante avrebbe però potuto evitare la caduta di domenica.
L’incidente è avvenuto in una funivia dal paese di Stressa al comune di Motoron. Un cavo si sarebbe guastato, provocando il collasso del cavo a 300 metri dal suolo. Le autorità dicono che la maggior parte delle persone è morta sul colpo. Due bambini, di 5 e 9 anni, sono stati gravemente feriti e portati in ospedale. Uno di loro in seguito è morto per le ferite riportate.
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