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Nella foto.  Le immagini satellitari mostrano la gravità della siccità in Italia: il fiume più lungo del Paese, il Po, è estremamente secco

Nella foto. Le immagini satellitari mostrano la gravità della siccità in Italia: il fiume più lungo del Paese, il Po, è estremamente secco

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La siccità in Italia sta creando scene che non si vedevano da decenni. Ad esempio, il fiume più lungo del Paese, il Po, in alcuni punti si è prosciugato. Le immagini satellitari dell’Agenzia spaziale europea (ESA) mostrano chiaramente la gravità della situazione.

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Il governo del premier Mario Draghi ha deciso all’inizio della scorsa settimana di dichiarare lo stato di emergenza in cinque regioni – Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia – a causa della siccità. La parte settentrionale del paese in particolare soffre di frequenti siccità e ha poca acqua nei grandi laghi e nelle falde acquifere. Ad esempio, l’impatto sul fiume più lungo d’Italia, il fiume Po, è così grande che i settori agricoli della regione sono preoccupati per i raccolti e la produzione.

La gravità della situazione è chiaramente visibile nelle immagini satellitari. Nelle foto in basso (a sinistra) si può vedere un ruscello chiaro e ampio che attraversa l’area, mentre nella foto successiva (a destra) il fiume sembra completamente sottile. In alcuni posti non c’è acqua. La differenza di tempo? Una foto è stata scattata a giugno 2020 e l’altra a giugno 2022. Le misurazioni mostrano che il Po è al livello più basso degli ultimi 70 anni in alcune località.

La differenza è chiaramente visibile nelle immagini satellitari.

La differenza è chiaramente visibile nelle immagini satellitari. © ESA

Lo stato di emergenza dichiarato dovrebbe facilitare al governo la mobilitazione di fondi e sostegno per combattere gli effetti della siccità nelle regioni alpine e confinanti con il Po. Roma ha messo a disposizione delle Regioni 36,5 milioni di euro.

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Controllo del consumo di acqua potabile

Molte città italiane hanno già preso iniziative di propria iniziativa per limitare l’uso dell’acqua. Alcune città limitano anche l’uso dell’acqua potabile. Verona è la peggiore: fino al 31 agosto, dalle 6:00 alle 21:00, l’acqua potabile può essere utilizzata solo per cucinare, igiene personale e pulizia. Il lavaggio delle auto, il riempimento di piscine e l’irrigazione di giardini e parchi giochi sono consentiti solo di notte, ma il consiglio comunale continua a chiedere alla gente di astenersi dal farlo. Le violazioni possono comportare sanzioni fino a 500 euro.

Regole simili valgono a Pisa dall’11 luglio: l’acqua potabile può essere utilizzata solo in casa. E in molti comuni, soprattutto nel nord, i residenti immagazzinano l’acqua da settimane e le cisterne vengono utilizzate per riempire i serbatoi d’acqua.

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