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Cara Dream Factory, volevo vedere mia nonna prendere da mangiare al centro di assistenza residenziale

Cara Dream Factory, volevo vedere mia nonna prendere da mangiare al centro di assistenza residenziale

Frederick D. Backer è un editorialista.

Federico D. Backer

Non farò finta di averci niente a che fare, ma un paio di anni fa ho chiesto, no, ho chiesto nel DM Zapt che VRT Fabbrica dei sogni Trasmetterà di nuovo, e guarda, ecco Bart Peters, con Gloria Monserez che salta e abbaia alle sue calcagna. Ha delle sue accuse che possono essere identificate dalla striscia scura sul retro del foglio? Invia una cartolina gialla a De dreigfabriek, Mediaplein 1, 2018 Anversa e chissà, forse questo sogno si avvererà.

E se volessimo un po’ di creatività? Nuove idee, alcuni contenuti o il trattamento umano dei nostri dipendenti, che possono essere licenziati di giorno in giorno come parte di un “piano di trasformazione”, mentre meno di sei mesi dopo, due volti sullo schermo hanno firmato un contratto in esclusiva per almeno 300.000 euro all’anno. Chi sarà questa volta? Julie Vermer? Acqua Zeta? Shania Gore? Quali aziende private hanno portato qualcosa nel mondo all’inizio di questo secolo?

Indietro Fabbrica dei sogni Sono stato accolto da un fragoroso applauso. Forse qualcuno vorrebbe un’ombra politica per un giorno! Ah, il piacere di vedere la moglie del fornaio oscillare da equità a equità, e un sorriso impresso sul volto di un tale ministro, anche quando chiede perché in ogni regno quinquennale nell’ultimo anno e mezzo, nessuno ha preso un pestaggio.

Cara Dream Factory, vorrei mettere ai suoi piedi un politico. Scegli tu stesso qualcuno.

Cara Dream Factory, volevo vedere mia nonna prendere da mangiare in una casa di cura che mi costava 2000 euro al mese.

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Cara Dream Factory, vorrei sentirmi per un momento più di un consumatore, un bersaglio, un conto in banca saccheggiato fino all’ultimo centesimo. Volevo comprare cibo e bevande che potevo dire con sicurezza che non mi avrebbero ucciso lentamente, o vivere in un posto dove non c’era cancro in ogni pezzetto di terra. Vorrei avere speranza.

Quando ho chiesto due anni fa Fabbrica dei sogni Rimettendo in onda, mi riferivo a vecchi episodi. Volevo vedere persone che sognano di essere collegate a un walkie-talkie, anche solo per immaginare per un momento che siamo progrediti, se non umanamente, almeno tecnologicamente. Se solo tu fossi in grado di calcolare per ogni candidato se sarebbero ancora presenti oggi o se sarebbero fortunati a non dover affrontare di nuovo tutto questo. La vita a quel tempo non era migliore, ma era molto più calma.

La TV si sente felice di sopportare che la società si senta male. Mandalo dentro, non vedrò quanti orsi mi hanno ficcato in gola. Mi siederò di nuovo nella mia stanza, come ogni giorno, sognando, desiderando e lavorando a qualcosa che non può essere imitato.