Il presidente del PVDA Raoul Hidebo non sostiene la fornitura di ulteriori aiuti militari all'Ucraina. “Se si tratta di sostegno economico, posso conviverci. Ma non con il sostegno militare”, dice in un’intervista al quotidiano “De Jed”. La posizione del PVDA sull'invasione russa attira spesso critiche.
Brevemente: Tra due settimane si terrà un ulteriore vertice europeo in cui gli Stati membri sperano di approvare 50 miliardi di euro di aiuti all'Ucraina. Questo pacchetto di sostegno è stato bloccato dal primo ministro ungherese Viktor Orban in un precedente incontro. Come Presidente dell’Unione Europea, il nostro Paese cercherà di ottenere questo sostegno.
Il partito di opposizione PVDA non è disposto a fornire un ulteriore pacchetto di sostegno all’Ucraina. “Se si tratta di sostegno economico, posso conviverci. “Ma non con il sostegno militare”, dice il leader del partito Hidebo in un'intervista al quotidiano economico De Jedd.
Secondo lui, l’Europa deve continuare a cercare una “soluzione diplomatica” e riconoscere “la neutralità degli Stati tra Europa e Russia”. Hidebo crede solo in una “soluzione negoziata”. “L’alternativa è che stiamo andando verso la Terza Guerra Mondiale”, avverte.
Il partito di estrema sinistra è stato criticato per la sua posizione fin dall'inizio del conflitto. Il PVDA ha rifiutato, tra l'altro, di approvare risoluzioni che condannano fermamente l'invasione russa. Alcune interpretazioni sono state sbagliate più volte anche in passato. Ad esempio, la leader del partito Sophie Merckx ha ricevuto molte critiche dopo una dichiarazione sorprendente nel contesto della guerra. Quando le è stato chiesto se Merckx avrebbe scelto Vladimir Putin o Volodymyr Zelenskyj, ha risposto freddamente: “Nessuno dei due”.
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