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Almeno cinque feriti dopo lo scoppio di un’auto a Gerusalemme |  Israele Palestina

Almeno cinque feriti dopo lo scoppio di un’auto a Gerusalemme | Israele Palestina

Almeno cinque persone sono rimaste ferite lunedì a Gerusalemme dopo che un’auto si è schiantata contro un gruppo di pedoni. Lo afferma il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. La causa della collisione non è ancora nota e Netanyahu parla di un “attacco terroristico”.

Magen David Adom, l’omologo israeliano della Croce Rossa, ha riferito che un’auto ha investito diversi pedoni. Un uomo di 70 anni sarebbe rimasto gravemente ferito, mentre una donna e altri tre uomini avrebbero riportato ferite lievi. La polizia ha confermato che l’uomo ha investito alcuni pedoni nel centro della città ed è stato immediatamente neutralizzato. Ancora sconosciuta l’identità del conducente. Nel frattempo, viene rivelato che un civile armato ha sparato all’autista e l’uomo muore di conseguenza.

Netanyahu ha risposto

Il primo ministro Netanyahu, che era a Gerusalemme per celebrare il 75° compleanno di Israele, ha dichiarato: “Pochi minuti fa, non lontano da qui, c’è stato un altro tentativo di uccidere i cittadini di Israele”. “Questo attacco terroristico in questo luogo, in questo momento, ci ricorda che la terra e lo stato di Israele possono essere acquisiti solo a caro prezzo”.

Ha continuato: “Se potessero, ci ucciderebbero tutti”. “Ma non ci batteranno, li sconfiggeremo”.

Conflitto scoppiato

Il conflitto israelo-palestinese ha visto un’escalation di violenza da gennaio. Il ministero della Sanità palestinese ha dichiarato oggi, lunedì, che un palestinese è stato ucciso da soldati israeliani nella Cisgiordania occupata, in un’operazione militare che l’esercito israeliano ha descritto come “lotta al terrorismo”.

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Dall’inizio dell’anno, il conflitto ha provocato la morte di almeno 97 palestinesi, 19 israeliani, un ucraino e un italiano. Questi numeri includono militari e civili, compresi i minori, da parte palestinese, per lo più civili, compresi i minori, e tre membri della minoranza araba da parte israeliana.

© ANP/EPA

Agenzia Nazionale dei Porti / Agenzia per la Protezione dell'Ambiente
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