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Gli Emirati Arabi Uniti non sono una, non due, ma quattro punte di diamante nella corsa all'oro dell'Amstel

Gli Emirati Arabi Uniti non sono una, non due, ma quattro punte di diamante nella corsa all'oro dell'Amstel

Mercoledì 10 aprile 2024 alle 9:22

Anche se domenica gli Emirati Arabi Uniti non potranno contare sul campione in carica Taj Pogacar, la formazione del Medio Oriente si presenterà comunque all'Amstel Gold Race con una selezione particolarmente forte. Con Juan Ayuso, Mark Hirschi, Brandon McNulty e Joao Almeida, la squadra ha non meno di quattro potenziali leader nelle sue fila.

Un pilota da tenere d'occhio domenica è Juan Ayuso. Il ventunenne pilota solitario ha mostrato la sua buona forma nel periodo precedente all'Amstel Gold Race. La nuova speranza del Tour spagnolo ha vinto il Giro dei Paesi Baschi sabato scorso, eliminando Mattias Skilmoz dalla maglia gialla nella fase finale contro l'Eibar.

Il giovane scalatore è pieno di fiducia in se stesso e spera di ricoprire un ruolo importante anche all'Amstel. “Mi sento bene. Ho portato la forma dai Paesi Baschi – ha detto in un comunicato stampa -. Spero di essere lì per la finale domenica. Giocheremo le nostre carte. È la prima volta che partecipo a queste gare (mi riferisco alle Hill Classics, ndr) e sono in buona forma e sono particolarmente carico.

È presente anche Sjord Bax
Gli Emirati Arabi Uniti hanno ancora tre pericolosi favoriti (ombra) per la Classica del Limburgo Sud con Hirschi (9° nell'edizione 2022), Almeida e McNulty. Vediamo anche la presenza di Sword Pax. Lo scorso anno il 28enne olandese faceva parte del team Amstel Gold Race, vincitore degli Emirati Arabi Uniti.

Della selezione fanno parte anche due giovani, lo svizzero Jan Chirsten, 19 anni, e il neozelandese Finn Fischer-Black, 22 anni.

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