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‘Dio salvi un’unione che si affida ai consigli economici di Roma’

‘Dio salvi un’unione che si affida ai consigli economici di Roma’

economia7 nov.23 alle 14:02Autore del libro: Samuel Hanegreifs

L’Unione Europea ha portato a Bruxelles l’ex presidente della Banca Centrale Europea (BCE) ed ex primo ministro italiano Mario Draghi per scrivere un rapporto su come migliorare l’economia europea. Ma il macroeconomista Edin Mujagic è meno ottimista riguardo al risultato.

‘Dio salvi un’unione che si affida ai consigli economici di Roma’

Mujakic dice Non è richiesta alcuna nuova relazione Scopri cosa sta succedendo. “Se guardi a 27 paesi, ciascuno con la propria storia economica, ne sai abbastanza”, dice. «Ci ​​sono molti Paesi deboli: pensate all’Italia, alla Grecia e alla Spagna. Molti paesi forti come Germania, Austria e Paesi Bassi. Tutto quello che devi fare è capire perché i paesi deboli sono deboli e i paesi forti sono forti”.

“Bisogna capire perché i paesi deboli sono deboli e i paesi forti sono forti”

Edin Mujakic, macroeconomista

Secondo l’economista lì si possono riconoscere schemi chiari. “I paesi più deboli hanno già da tempo un’inflazione elevata, deficit di bilancio elevati e valute deboli anche prima dell’introduzione dell’euro”, afferma. Nei paesi cosiddetti forti l’economista è giustamente contrario.

“I paesi deboli mostrano pochissime ambizioni”

Secondo Mujajic, un problema è che “i paesi deboli mostrano pochissima ambizione di unirsi al club dei paesi forti”. Si riferisce all’Italia. «Molto tempo fa ci era stato detto che il deficit di bilancio sarebbe stato molto elevato. Il governo ha poi annunciato che avrebbe consentito un ulteriore aumento del deficit.’

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Secondo Mujajic, un problema è che “i paesi deboli mostrano pochissima ambizione di unirsi al club dei paesi forti”. (ANP/Stampa associata)

Mujakic dice che è impensabile che Draghi scriva nel rapporto che l’Italia dovrebbe comportarsi come un paese come l’Olanda. Secondo lui presto si parlerà di “maggiori investimenti da parte dei governi e dobbiamo lottare per un’unione ancora più stretta”.

Due segnalazioni italiane

Adesso si aspetta poco dalla conclusione di un altro rapporto, scritto da un italiano, su come migliorare il mercato interno europeo. “Diversi studi hanno dimostrato che trasformare il mercato interno dei servizi in un vero mercato interno contribuirebbe notevolmente alla crescita del PIL.”

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Mujajic ha domande su “due italiani che scrivono un rapporto” sull’economia europea. “Dio non voglia un’unione che si affidi ai consigli monetari ed economici degli ambienti governativi romani”, conclude il macroeconomista.

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