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I Pandora Papers confermano ciò che i russi già sanno: corrotti anche gli amici di Putin

In effetti, questa è stata un’altra conferma di ciò che tutti in Russia e all’estero già sanno: Vladimir Putin e i suoi collaboratori si arricchiscono sfacciatamente di strutture sospette nel mondo esterno. I Bandura Papers, pubblicati domenica, mostrano ancora una volta le dimensioni della cerchia di confidenti che circondano il presidente russo negli ultimi anni che hanno accumulato risorse straniere segrete.

Infatti, secondo l’ICIJ, il gruppo internazionale di giornalisti che ha pubblicato i documenti trapelati dai paradisi fiscali, i russi sono “sproporzionatamente” rappresentati nei Pandora Papers. L’analisi mostra che i russi sono dietro circa il 14% delle oltre 27.000 società i cui dati sulla proprietà sono divulgati nei paradisi fiscali. Tra loro ci sono almeno 46 oligarchi russi che utilizzano società offshore.

nuovi nomi

Non sarebbe una sorpresa per molti russi. Sanno da anni che l’élite politica ed economica è corrotta fino al midollo. Prendiamo, ad esempio, le indagini video sul leader dell’opposizione in carcere Alexei Navalny in cui ha esposto l’esorbitante ricchezza dell’ex presidente Dmitry Medvedev e del presidente Putin, tra gli altri. Ville, campi da hockey su ghiaccio sotterranei, vigneti e parcheggi confermano quello che sanno molti russi: l’élite ruba a spese del cittadino medio.

A questo proposito, quanto rivelato in Pandora’s Papers non è una novità, a parte l’emergere di nuovi nomi. Prendi Svetlana Krivonozhikh, che secondo Washington Post Nel 2003, tramite una società offshore, diventa proprietario di un appartamento di lusso a Monaco del valore di oltre 4 milioni di dollari.

L’anno scorso, la piattaforma di giornalismo investigativa russa Proekt ha rivelato Krivonogikh lo puliva quando era studente in un negozio a San PietroburgoFino a quando ha incontrato il futuro presidente alla fine degli anni novanta e ha stabilito uno stretto rapporto con lui. Si dice che Krivonozhich sia l’amante di Putin da molti anni e che nel 2003 – prima di assumere l’incarico di appartamento a Monaco – abbia dato alla luce una figlia, Luisa Rozova, che è la figlia illegittima del presidente russo. Dal momento in cui ha incontrato Putin, Krivonogikh è riuscita ad accumulare una fortuna di almeno 100 milioni di dollari.

Un altro nome che compare sui Pandora Papers è quello di Konstantin Ernst, direttore del programma della principale emittente statale Pervy Canal. Ernst è visto come la mente dietro la propaganda russa che coltiva l’immagine di Putin come un leader forte. L’oligarca 60enne deve la sua fortuna, tra l’altro, all’acquisto di 39 sale cinematografiche, che è riuscito a sottrarre a buon mercato al comune di Mosca.

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