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Il presidente del Consiglio Draghi si è ora dimesso

Il presidente del Consiglio Draghi si è ora dimesso

© REUTERS

Il primo ministro italiano Mario Draghi ha licenziato il presidente Sergio Mattarella per un secondo mandato dopo che tre partiti della coalizione hanno ritirato il sostegno al suo governo. Il presidente ha accettato, ma ha chiesto a Draghi di rimanere per il momento.

Draghi ha detto giovedì alla Camera dei Deputati a Roma che “Andrò dal Presidente della Repubblica per informarlo della mia decisione, perché gli chiederò di aggiornare la sessione” nella votazione di mercoledì sera al Senato. Si è quindi recato dal presidente Mattarella e ha consegnato la lettera di dimissioni. Lo afferma il comunicato del Capo dello Stato. Al momento non è chiaro se Mattarella scioglierà il parlamento o indicherà elezioni anticipate.

Il governo italiano è in profonda crisi da tempo dopo che il Movimento Cinque Stelle al potere la scorsa settimana non era d’accordo sulle misure di aiuto. Draghi ha indicato che si sarebbe dimesso se ciò fosse accaduto, ma il presidente Mattarella ha rifiutato.

Draghi in seguito ha chiesto la ricostruzione di un “accordo di fiducia” tra le parti nel suo governo di unità nazionale e mercoledì ha tenuto un voto di fiducia al Senato sull’opportunità di rimanere al potere. Tuttavia, i partiti di coalizione Lega, Forza Italia e Movimento Cinque Stelle hanno dichiarato che non parteciperanno al referendum. Draghi ha vinto il voto, ma non con l’ampia maggioranza che si aspettava.

Giovedì Tragi ha rassegnato le sue dimissioni per la seconda volta. Il Presidente gli ha chiesto di rimanere come Primo Ministro ad interim fino alla formazione di un nuovo governo.

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Presidenti del Parlamento al Presidente

Dopo le dimissioni del Presidente del Consiglio, il Presidente ha invitato i due Presidenti del Parlamento nella sua residenza ufficiale. Il numero due della Repubblica italiana, la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellatti e il presidente della Camera Roberto Fico, sono attesi giovedì pomeriggio al Palazzo Presidenziale di Roma, si legge in un comunicato. Secondo i media, Casellati ha appuntamento alle 16.30 e mezz’ora dopo tocca a Fico.

La comunicazione richiama l’articolo 88 della Costituzione italiana, il quale prevede che “il Presidente della Repubblica può sciogliere le Camere o una qualsiasi delle Camere sentiti i Presidenti”.

Gli osservatori sospettano che Mattarella, che giocherà un ruolo chiave nel plasmare il futuro politico del suo Paese dopo le dimissioni di Draghi, scioglierà entrambe le camere del parlamento per tenere elezioni anticipate.

(sgg)