Gli uffici italiani del marchio di moda Gucci sono stati perquisiti martedì nell’ambito di un’indagine sulla possibile formazione di un cartello nel settore della moda. La società madre di Gucci, Kering, ha fatto l’annuncio mercoledì.
Il Comitato collabora pienamente con la Commissione nel contesto di questa indagine Breve comunicato stampa Van Kering è la casa madre francese di Balenciaga, Alexander McQueen e Yves Saint Laurent.
All’inizio della giornata, l’agenzia di stampa Reuters ha riferito che la Commissione, insieme agli ispettori fiscali italiani, aveva fatto irruzione negli uffici di Gucci a Milano. Secondo due fonti bene informate di Reuters, si tratta della produzione di borse, valigie e altri articoli in pelle.
“Ispezioni senza preavviso” in molti paesi dell’UE
Lo ha fatto la Commissione Europea Martedì Ha annunciato che sta effettuando “ispezioni senza preavviso” di aziende appartenenti al settore della moda in diversi Stati membri dell’Unione Europea. Può violare le leggi sulla concorrenza e sui cartelli.
Nessun nome è stato fatto dalla commissione, ma secondo una fonte Reuters anche una società esterna al gruppo Kering avrebbe assunto gli ispettori.
Penale fino al 10 per cento del fatturato annuo
Le indagini sono la prima e preliminare fase di un’indagine su possibili violazioni del cartello, ha affermato la Commissione europea. Non significano che le aziende siano effettivamente colpevoli di infrangere le regole.
Le multe dell’UE per violazione delle regole sui cartelli possono arrivare fino al dieci percento del fatturato annuo lordo di un’azienda. Le aziende che si impegnano nella formazione segreta di cartelli, lo segnalano e collaborano alle indagini possono ottenere l’immunità o una significativa riduzione delle ammende.
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