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L’annullamento di una controversa marcia ebraica attraverso i quartieri palestinesi dopo nuovi disordini che hanno lasciato 300 feriti a Gerusalemme est

Nel pomeriggio, dopo l’annullamento della marcia, a Gerusalemme si sono udite diverse esplosioni. Si è scoperto che erano attacchi missilistici da Gaza. I razzi (7 secondo l’esercito israeliano) sono atterrati nell’area di Gerusalemme. Hamas, l’organizzazione islamica palestinese che controlla la Striscia di Gaza, ha rivendicato la responsabilità degli attacchi in risposta ai “crimini e aggressioni di Israele”.

In precedenza, Hamas ha emesso un ultimatum a Israele: entro le 18:00 ora locale, tutte le forze di sicurezza israeliane devono ritirarsi dalle vicinanze della moschea di Al-Aqsa. Al momento non ci sono dubbi sui danni o lesioni. L’area intorno al Muro Occidentale è stata evacuata, così come l’edificio del Parlamento israeliano.

Alla fine della scorsa settimana la situazione era già molto turbolenta a Gerusalemme Est. Negli ultimi giorni sono rimasti feriti centinaia di palestinesi e una ventina di agenti di polizia. Questi disordini sono in parte dovuti alla possibile espulsione di famiglie palestinesi dal quartiere arabo di Sheikh Jarrah. Devono far posto ai coloni ebrei. Di solito la Corte Suprema decide quel giorno, ma l’udienza è stata rinviata a causa dei disordini.

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