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L’Italia trasforma opere d’arte famose in musei meno conosciuti

Il Ministero della Cultura italiano ha spostato 100 opere d’arte dai grandi musei popolari a luoghi meno conosciuti. Hanno completato i lavori, tra gli altri, la Galleria Techly di Firenze e la Galleria Borges di Roma; Ora vanno nella zona da cui sono venuti per la prima volta.

“Questo è l’inizio di un progetto a lungo termine volto a valorizzare l’immenso patrimonio culturale italiano”, ha affermato il ministro della Cultura Tario Francisini all’avvio del progetto.

Dagli archivi alla provincia

Un altro museo che dona opere è il Museo Nacionale Romano di Roma. Contiene molte opere d’arte dei tempi antichi. Le opere spostate si trovano principalmente negli archivi del museo. Stephen Werker, direttore del museo, dice: “Sono enormi”. C’è un’immensa ricchezza in esso. Dobbiamo mostrarlo”.

Secondo il Ministero della Cultura, circa 400.000 opere sono esposte nei musei di tutta Italia, mentre 4,5 milioni di pezzi sono esposti nei depositi.

Ma torneranno a casa anche le opere già esposte. Decine di statue in marmo, dipinti e oggetti d’antiquariato saranno rimossi dalle loro vetrine nei prossimi mesi e ricollocati dove sono stati realizzati o scoperti.

Leone di 2000 anni

Nel Museo Nacional de Roma viene aperta una teca sulla testa di un leone di bronzo che fungeva da decorazione su una nave romana del I secolo d.C. “Quindi ha 2000 anni, ma eccezionalmente ben conservato”, afferma il regista Werger. Il leone è lungo da 50 a 50 centimetri; Denti e criniera in bronzo estesi sono in perfette condizioni.