Abbas vuole “rivalutare” i rapporti con gli americani, e Israele convoca i suoi ambasciatori
Il veto statunitense al Consiglio di Sicurezza dell'ONU di pochi giorni fa risuona ancora. Gli americani hanno impedito ai palestinesi di aderire alle Nazioni Unite come “membri a pieno titolo”. I territori palestinesi attualmente godono ancora dello status di “osservatore”. Gli Stati Uniti hanno sottolineato che la soluzione del conflitto deve avvenire attraverso “negoziati diretti tra tutte le parti”.
Il veto ha causato delusione tra i palestinesi. Il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha detto che “rivaluterà” le relazioni con gli Stati Uniti. La sua Autorità Palestinese governa di fatto i territori palestinesi. Abbas ha affermato: “Dobbiamo proteggere gli interessi del nostro popolo, la nostra causa e i nostri diritti”.
Ma la possibilità che Abbas tagli i legami con l’America è scarsa. L’Autorità Palestinese fa molto affidamento sugli aiuti finanziari americani. Inoltre, Abbas – che oggi ha 88 anni – viene criticato per “l'incapacità” dei palestinesi di affrontare Israele.
Israele ha risposto con sollievo al voto. Il ministro degli Esteri israeliano Yisrael Katz ha detto: “Il terrorismo non sarà ricompensato”. Tuttavia, il paese è sconvolto dal fatto che 12 membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite abbiano votato a favore dell'adesione della Palestina. Francia, Giappone ed Ecuador, tra gli altri, hanno dato il via libera. Oggi Israele convocherà gli ambasciatori di tutti gli elettori sì.
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