Un dipinto di Monet venduto a New York per 74 milioni di dollari L’arte e la letteratura

Christie’s, di proprietà della società Artemis del miliardario francese François Pinault, e il suo concorrente Sotheby’s, di proprietà del miliardario franco-israeliano Patrick Drahi, sono nel bel mezzo della stagione delle aste autunnali, che va dal 7 al 15 novembre. Entrambi sperano di battere i record e generare miliardi di dollari di vendite.

Sotheby’s, che mercoledì ha venduto “La donna con l’orologio” di Pablo Picasso per 139 milioni di dollari, ha raccolto questa settimana più di 400 milioni di euro. Le vendite di Christie’s ammontano a 748 milioni, di cui 640 milioni solo giovedì. Christie’s ha spiegato in un comunicato stampa che si tratta della cifra più alta raccolta in una serata in un’asta per opere di diversi collezionisti dal 2017.

Il clou della serata è stato “Le bassin aux nymphéas” di Monet (1917-1919), stimato a 65 milioni di dollari e alla fine venduto per 74 milioni di dollari.

Sono state vendute anche tre opere del postimpressionista Paul Cézanne, tra cui “Fruits et Pot de Gingembre”, che è stata battuta all’asta per quasi 39 dollari, al Museo Langmatt di Baden, in Svizzera.

Sono stati battuti anche record individuali: il dipinto “Ricordi di una visita a Leningrado” dell’espressionista americano Richard Diebenkorn è stato venduto per 46 milioni di dollari, mentre il dipinto “Senza titolo” della sua connazionale Joan Mitchell è stato venduto all’asta per 29 milioni di dollari.

Sotheby’s e Christie’s si dicono soddisfatte del fatto che il mercato dell’arte e dei beni di lusso goda di ottima salute nonostante il contesto di crisi internazionale. Dopo un 2022 eccezionale con un fatturato totale di oltre 16 miliardi di dollari, quest’anno non ci sono segni di rallentamento.