Nel frattempo, il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas ha descritto il veto degli Stati Uniti contro la risoluzione del cessate il fuoco del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite come “immorale”. Il presidente ha affermato che essi sono “responsabili dello spargimento del sangue di bambini, donne e anziani” a Gaza.
Ha aggiunto che gli Stati Uniti sono “un partner di Israele nei crimini di genocidio, pulizia etnica e crimini di guerra” commessi da Israele nella Striscia di Gaza, in Cisgiordania e a Gerusalemme.
La dura reazione di Abbas arriva dopo che ieri gli Stati Uniti hanno posto il veto contro la risoluzione delle Nazioni Unite presentata dagli Emirati Arabi Uniti. Ha ricevuto tredici voti favorevoli, un’astensione (Regno Unito) e uno contrario (Stati Uniti). Secondo gli Stati Uniti, chiedere un cessate il fuoco immediato “segnerà solo i semi di una guerra futura, perché Hamas non desidera una pace duratura”.
Diversi paesi hanno risposto in modo critico al veto statunitense, tra cui il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Il presidente turco ha dichiarato: “Purtroppo il cessate il fuoco è stato respinto e c’è stato solo un voto contrario da parte degli americani”. Ha aggiunto: “È impossibile per l’umanità andare avanti con queste Nazioni Unite, con il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”. Il leader turco sostiene costantemente la causa palestinese e rifiuta di definire terrorista il braccio armato di Hamas.
Inoltre, il rappresentante di Human Rights Watch alle Nazioni Unite, Louis Charbonneau, ha risposto al veto statunitense. Gli Stati Uniti rischiano di essere “complici in crimini di guerra” continuando a fornire a Israele armi e “copertura diplomatica” mentre commette “atrocità” a Gaza.
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