La suora di 57 anni, membro della Congregazione francescana della Beata Vergine Maria Immacolata, aveva già dato un segno di vita a marzo scrivendo una nota al fratello tramite la Croce Rossa. Suor Narvaez ha scritto in maiuscolo “perché lo ha sempre fatto”, e nel testo fanno eco i nomi dei suoi genitori, forse per stabilire la sua identità.
Narváez è stata rapita il 7 febbraio 2017 a Karangasso, nel sud del Mali, dove lavorava come missionaria da sei anni. Il presidente ad interim del Mali, il colonnello Asimi Gueta, ha condotto ampie trattative per il suo rilascio. Ha elogiato la sorella per il suo coraggio e ha affermato che il suo rilascio è stato “il culmine degli sforzi congiunti di un certo numero di agenzie di intelligence”. Intanto Guetta salutava Narvaez tra il pubblico (guarda l’immagine).
Non sono state rilasciate ulteriori informazioni. Nemmeno se è stato pagato un riscatto. Secondo le prime segnalazioni, la donna sarebbe in buone condizioni di salute. Narvaez si recherà ora nella capitale italiana, Roma. Più di 900 persone sono state rapite in Mali dal 2017, secondo ACLED (Armed Conflict Website and Event Data).
“Amico degli animali ovunque. Guru del web. Organizzatore. Geek del cibo. Fanatico della tv amatoriale. Pioniere del caffè. Drogato di alcol. “
More Stories
Erdogan teme combattimenti intorno alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhya: “Non vogliamo un altro disastro” | All’estero
Il CEO della Trump Organization si dichiara colpevole di frode fiscale | All’estero
Una donna osserva un grosso coccodrillo uccidere altre specie con un attacco spietato