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L’infermiera olandese con covid ha ragione dal giudice: l’istituto sanitario ha sbagliato

L’infermiera olandese con covid ha ragione dal giudice: l’istituto sanitario ha sbagliato

Immagine del soggetto© BELGA

Un’infermiera olandese ha vinto una causa contro il suo datore di lavoro dopo aver contratto il coronavirus nel 2020. L’organizzazione sanitaria deve ora pagare un risarcimento. Scrivilo Giornale pubblico.

La donna di 28 anni avrebbe contratto il coronavirus nell’aprile 2020 dopo essere entrata in contatto con un paziente malato in un centro di assistenza residenziale. La donna ha dovuto curare uno dei residenti, “che sporgeva il naso”. Aveva già ordinato più volte una mascherina per la bocca e, secondo lei, ce n’era anche una scorta, ma il medico non l’aveva autorizzata. L’uso di una maschera per la bocca era consentito solo in caso di sospetto ufficiale di infezione da Corona.

Alla fine, la donna è rimasta con il coronavirus e ha deciso di intentare una causa contro l’istituto sanitario. Mercoledì il tribunale ha stabilito che era ragionevole che la donna avesse contratto l’infezione sul posto di lavoro e che l’istituto sanitario avesse messo i dipendenti a rischio inutile. Alla giovane va ora risarcito il danno subito e quello che continuerà a subire.

Sarà un caso unico. Questa è la prima volta nei Paesi Bassi che un tribunale ha stabilito che qualcuno ha contratto un’infezione sul lavoro e ora verrà anche risarcito. I sindacati pensano che sia una dichiarazione importante, ma si spera che ora possa essere introdotto anche un approccio di gruppo, in modo che ogni operatore sanitario non debba dimostrare individualmente come è stato infettato. (sgg)