L’Italia sta indagando sulla società madre di Facebook per possibile evasione fiscale in quel paese. La Procura del Comune di Milano sospetta che Meta non abbia pagato circa 870 milioni di euro di Iva tra il 2015 e il 2021. Lo riferisce l’agenzia di stampa italiana Anza sulla base di fonti anonime. Oltre a Facebook, Meta è anche la società dietro WhatsApp e Instagram.
L’inchiesta sarebbe stata avviata su richiesta dei pubblici ministeri europei. Preposto è la Procura della Repubblica di Milano. Meta nega qualsiasi illecito. Prendiamo sul serio la nostra responsabilità fiscale e paghiamo tutte le tasse dovute in tutti i paesi. Ma Meta si dice anche “fortemente in disaccordo sul fatto che l’IVA debba essere addebitata sui servizi digitali”. Tuttavia, la società si è detta pronta a collaborare pienamente alle indagini.
Il caso Meta è l’undicesimo caso della giustizia italiana contro le grandi multinazionali. Nel 2019, gli italiani hanno seguito l’esempio quando Netflix non ha presentato le dichiarazioni dei redditi. Nello stesso anno, il gruppo di lusso Kering ha risolto una causa per tasse non pagate dal marchio di moda Gucci per 1,25 miliardi di euro.
(AP)
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