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L’oleodotto di 1.443 chilometri dell’Uganda: disastroso per i locali |  al di fuori

L’oleodotto di 1.443 chilometri dell’Uganda: disastroso per i locali | al di fuori

Secondo un rapporto di Human Rights Watch (HRW), il progetto della compagnia petrolifera TotalEnergies sta danneggiando la popolazione locale. Milioni di persone saranno influenzate negativamente dal progetto.

Lo scorso anno TotalEnergies ha annunciato di aver stretto un accordo con Uganda, Tanzania e la cinese CNOOC per investire dieci miliardi di dollari (circa 9 miliardi di euro) in 1.443 km di oleodotti (EACOP – East African Crude Oil Pipeline) che collegheranno il Lago Alberto a l’ovest. L’Uganda dovrebbe collegarsi alla costa della Tanzania sull’Oceano Indiano. Il progetto è già stato criticato dalle organizzazioni ambientaliste per aver minacciato il fragile ecosistema e le popolazioni di quella regione dell’Uganda.

Oggi, Human Rights Watch ha chiesto l’interruzione del progetto. Secondo loro, le sue conseguenze sono “catastrofiche” per la popolazione in quanto peggiora le condizioni di vita della popolazione locale. Inoltre, il progetto ha anche impatti negativi sull’ambiente.

Secondo Human Rights Watch, circa 100.000 persone saranno costrette a lasciare la regione e altri milioni diventeranno più poveri. Le conseguenze del progetto EACOP sono significative: approvvigionamenti alimentari non sicuri, i bambini sono costretti ad abbandonare la scuola a causa di problemi finanziari e si rischiano conseguenze catastrofiche per l’ambiente.

A giugno TotalEnergies ha dichiarato a Human Rights Watch di aver fornito un equo compenso agli agricoltori locali e di continuare a prendersi cura dei diritti delle comunità colpite.

In Francia, a fine giugno, 26 ugandesi e cinque associazioni franco-ugandesi hanno citato in giudizio TotalEnergies chiedendo il risarcimento dei danni causati dal controverso progetto.