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Nuova ricerca: la “malattia vichinga” è un segno dei geni di Neanderthal

Nuova ricerca: la “malattia vichinga” è un segno dei geni di Neanderthal

Circa il 30% degli uomini norvegesi sopra i 60 anni ha o ha avuto la malattia di Dupuytren, di solito al dito medio o all’anulare. I numeri in Danimarca e Svezia sono probabilmente comparabili. Al contrario, in Inghilterra solo il 20% degli uomini sopra i 65 anni ha la condizione, e negli Stati Uniti tale cifra è di circa il 10% per gli uomini sopra i 50 anni.

“L’incontro con i Neanderthal ha colpito le persone colpite”, afferma l’autore principale dell’articolo, il genetista evoluzionista Hugo Zeiberg.

Dati genetici per 650.000 persone

Lo studio è stato condotto raccogliendo dati genetici da 7.871 individui con malattia di Dupuytren e 645.880 controlli dai database di Biobank, FinnGen R7 e Michigan Genomics. La montagna di dati è stata utilizzata per rintracciare varianti genetiche che potrebbero essere associate alla condizione.

Attraverso un’ampia analisi comparativa, i ricercatori hanno identificato 61 varianti genetiche associate alla malattia vichinga, tre delle quali provenivano da geni di Neanderthal.

Potrebbe non sembrare molto, ma è comunque notevole: di tutte le 61 varianti generali, quelle che davano la seconda e la terza più alta possibilità di ammalarsi erano i Neanderthal. Ciò indica che i nostri antenati estinti avevano maggiori probabilità di avere la malattia di Dupuytren.

I ricercatori ritengono che la malattia vichinga non sarebbe così comune negli esseri umani del nord Europa senza il contatto e l’incrocio con le popolazioni di Neanderthal.

Uno studio danese del 1999 ha dimostrato che l’ereditarietà è il fattore più importante nello sviluppo della malattia di Dupuytren. Anche allora, i ricercatori hanno stimato che l’80% del rischio di malattia derivava dalla genetica e il restante 20% da altri fattori, come l’alcol e il diabete.

Questo può anche aiutare a spiegare perché la malattia continua ad essere diffusa nel nord Europa.

Tra l’1 e il 4 percento del genoma umano è costituito da DNA dei nostri lontani antenati di Neanderthal e altri studi negli ultimi anni hanno dimostrato come l’eredità di Neanderthal influisca ancora sui nostri corpi.

Ad esempio, i geni di Neanderthal possono rendere le donne più fertili, ma anche aumentare il rischio di cancro della pelle e depressione.

E ora sappiamo anche che furono i Neanderthal, non i vichinghi, a causare l’indurimento delle dita negli uomini scandinavi.

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