La Cina è diventata parte integrante dell’industria automobilistica di oggi. Mentre i primi tentativi dall’Estremo Oriente – spesso con risultati disastrosi nei crash test – sono stati accolti con risate, oggi le cose sono viste diversamente. Il paese è molto importante nelle applicazioni elettriche a batteria nel mondo automobilistico e oggi acquistiamo sempre di più dai cinesi. Ad esempio, Volvo, Polestar e Lotus sono di proprietà della cinese Geely e MG è tornata con un proprietario cinese.
2023
La cinese Hongqi vuole la sua parte e progetta una fabbrica in Italia. Il marchio è di proprietà di una joint venture tra American Silk e Chinese FAW Bestune nel suo portafoglio. Hongqi ha annunciato in precedenza verso l’Europa Arrivato e montato l’anno scorso S9 Front, un’hypercar ibrida plug-in con 1.400 cavalli e prestazioni sbalorditive, firmata Walter de Silvac. In un attacco diretto a valori consolidati europei come Ferrari, Maserati e Lamborghini, Hanky ora si concretizza costruendo uno stabilimento a Reggio Emilia, nel cuore della ‘motor valley’ italiana.
Silk-FAW vuole investire un miliardo di euro e completare l’acquisto di un terreno in città entro il 5 agosto, anche se al momento il finanziamento non è del tutto finalizzato. In ogni caso, potrebbe essere necessario procedere rapidamente, poiché il team vuole iniziare ad assemblare le auto già nel 2023. L’S9 dovrebbe mettere Hongqi sulla mappa per aumentare le vendite di altri modelli.
Foto ©: Silk-FAW.
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