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Google Chrome bloccherà i blocchi degli annunci a partire da giugno del prossimo anno

Google Chrome bloccherà i blocchi degli annunci a partire da giugno del prossimo anno

Il colosso della tecnologia, che nelle ultime settimane ha anche cercato di vietare gli ad blocker su YouTube, sta riprendendo il suo piano per eliminare gradualmente le estensioni su Chrome.

Il piano per vietare gli ad-blocker da Chrome, il browser di Google, è stato già discusso l’anno scorso e l’azienda è stata oggetto di molte critiche. Il piano, Manifest V3, apporterà modifiche al modo in cui il browser gestisce le API. In breve, a Chrome è stato concesso il diritto esclusivo di gestire le richieste di rete, con gravi conseguenze per molte popolari estensioni dei browser.

Dopo un periodo di riflessione, questo piano è ora tornato. In Post sul blog David Lee, product manager di Google, ha riferito che l’implementazione è stata sospesa per accogliere le modifiche richieste dai produttori di estensioni. Ora che è attivo, Google inizierà a bloccare Manifest V2, l’attuale formato di estensione su Chrome, a partire da giugno 2024. Tutte le estensioni precedenti smetteranno di funzionare dopo circa un mese a meno che l’azienda non disponga di una versione aziendale del software. Quindi potrai utilizzare queste estensioni per un altro anno.

A cosa serve?

Ufficialmente, le modifiche sono un modo per rendere Chrome più veloce e più sicuro. Disabilitare o ridurre al minimo le estensioni dovrebbe far funzionare tutto più agevolmente. Ma ovviamente il problema è che molte delle estensioni più popolari vengono utilizzate per combattere la pubblicità e il monitoraggio, che è uno dei principali flussi di entrate di Google. Secondo la Electronic Frontier Foundation, la descrizione di Google dello Statement V3 è effettivamente “ingannevole”. L’organizzazione non crede che gli emendamenti forniranno molta sicurezza aggiuntiva.

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I nuovi piani sembrano quindi inserirsi in una strategia aziendale più ampia per proteggere i propri ricavi o per accogliere gli inserzionisti. A seguito, tra l’altro, delle norme UE contro il tracciamento online e dell’opzione obbligatoria di disabilitare i cookie di terze parti, Google ha da tempo lanciato un’alternativa a questi cookie. Uno che può ancora fornire pubblicità mirata. Nel frattempo, YouTube, la piattaforma di live streaming di Google, sta conducendo una guerra molto pubblica Con una serie di strumenti per il blocco degli annunci.

Chrome è attualmente il browser più utilizzato al mondo, ma gli utenti attaccati alle sue estensioni (per annunci o altri contenuti) hanno delle alternative. Firefox, ad esempio, non impone limiti alle estensioni, e Safari o anche Opera sono più indulgenti in questo senso.