Il club belga smetterà presto di includere otto giocatori formati in Belgio nella sua rosa ufficiale? Anversa, che ha contestato la norma, ha vinto la causa presso la Corte di giustizia europea, ma resta da vedere se la norma cambierà.
Negli ultimi mesi la UEFA non ha dovuto affrontare solo la resistenza dei fondatori della Premier League. Anversa si è rivolta anche alla Corte di giustizia europea.
Il campione nazionale ha messo in dubbio la norma riguardante il “calcio belga”. La Federcalcio belga richiede che i club professionistici abbiano almeno otto giocatori formati in Belgio nella loro squadra ufficiale. È una regola che garantirà ai giovani giocatori belgi l’opportunità di salire ai massimi livelli del loro Paese.
Tuttavia, secondo Anversa, questa norma contraddice la legge sulla libera circolazione dei lavoratori e il principio della libera concorrenza.
Anversa è stata sconfitta dalla Corte belga di arbitrato dello sport (BAS), ma il tribunale di primo grado francofono ha deferito il caso alla Corte di giustizia europea.
La Corte di Giustizia Europea ora dà ragione al fuoriclasse belga. “Le norme potrebbero essere in conflitto con il diritto europeo”, si legge nella sentenza.
La sentenza però non stravolge la norma riguardante gli “attori locali”. Il giudice belga deve ora pronunciarsi. Pertanto, la UEFA e la Federcalcio belga avranno ancora l’opportunità di dimostrare che questa regola è giustificata.
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